Il contributo irriguo del Consorzio di Bonifica è illegittimo e a deciderlo è stata la Corte di Giustizia Tributaria di Primo Grado di Catania, Sez. n. 9, con la sentenza n. 5682/2025, accogliendo un ricorso introdotto dall’avvocato Antonino Calì a difesa di un proprio assistito.
«Il beneficio derivante dalle opere di bonifica non può costituire oggetto della presunzione derivante dalla avvenuta delimitazione del perimetro di contribuenza ma deve essere di volta in volta dimostrato in concreto, occorrendo, all’uopo, come nella fattispecie, la prova dell’esecuzione, delle opere idonee ad arrecare agli immobili della società ricorrente uno specifico vantaggio di natura fondiaria, in difetto della quale la pretesa dell’ente va dichiarata illegittima ed inesistente». 
Orbene, il potere impositivo dei Consorzi di Bonifica può esplicarsi esclusivamente in presenza di un’opera di bonifica dalla quale scaturisce una utilitas specifica per il fondo facente parte del comprensorio.

In altri termini, quindi, debba esservi un beneficio diretto del fondo e non generico.